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FOGLIO SETTIMANALE 09/06 - 16/06

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X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B - DOMENICA 9 GIUGNO 2024

SATANA E' FINITO!

L’uomo, sedotto dal diavolo, si ritrova smarrito e turbato. Si nasconde; a Dio che lo cerca risponde: «Ho avuto paura» (I Lettura). Nel Vangelo gli avversari di Gesù lo accusano di complicità col demonio, gettando discredito sul suo operato. La realtà è che proprio Gesù riporta il definitivo trionfo contro il regno di Satana, e ne decreta la fine: ogni tentazione è vinta da colui che ha vinto ogni tentazione! Gesù accusa di bestemmiare contro lo Spirito Santo coloro che attribuiscono deliberatamente la sua opera al demonio. Il rischio che corrono è di rifiutare con ostinazione di intraprendere un cammino di conversione con un indurimento del cuore che può sfociare nell’impenitenza finale. Gesù con la sua redenzione si pone in netta antitesi con chi dall’inizio è omicida e nemico dell’uomo. Cristo è il «più forte» (cf. Mc 1,7), perché mandato dal Padre con autorità. Chi accoglie il messaggio del Vangelo supera ogni sbandamento e diviene così per Gesù «fratello, sorella e madre», con la promessa di vivere per sempre accanto a lui nella gloria (II Lettura).

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. 

Foglio Settimanale

La Domenica

FOGLIO SETTIMANALE 02/06 - 09/06

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SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - DOMENICA 2 GIUGNO 2024

La Solennità ci invita a fare nostro il memoriale della Cena del Signore. Alla nostra contemplazione viene offerto il gesto di Gesù che rimane in noi e con noi attraverso il segno del pane e del vino divenuti suo corpo e suo sangue. Ancora una volta egli ci invita alla sua mensa, ci fa partecipi della sua stessa vita. Ringraziandolo per il suo immenso dono d'amore cerchiamo di realizzare nella nostra esistenza la comunione vera con lui e tra di noi.

Foglio Settimanale

FOGLIO SETTIMANALE 26/05 - 02/06

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SANTISSIMA TRINITÀ / B - DOMENICA 26 MAGGIO 2024

SIAMO IMMAGINE DELLA TRINITA'

Deuteronomio, come è chiamato il libro da cui è tratta la prima lettura, significa “seconda (dèuteros) Legge (nomos)”. La Legge è la Parola di Dio. Il Signore esortava il re d’Israele a tenere sempre presso di sé una copia della Legge (o “seconda Legge”) per guidare con giustizia il popolo e per mantenere viva la fede nel Dio della creazione, della liberazione dall’Egitto e del dono della terra (I Lettura). È il Dio che Gesù ci rivela come Padre, Figlio e Spirito Santo, mostrandoci la sua opera nella storia della salvezza. La creazione è opera delle mani amorose del Padre, mentre la liberazione dalla schiavitù del peccato e la dignità di figli di Dio sono l’opera del Figlio e dello Spirito Santo (II Lettura). Questa opera è visibile nel battesimo ricevuto nel nome della Santissima Trinità. Tutto l’arco della vita è racchiuso nel segno dell’acqua del battesimo, che fa nascere alla vita trinitaria, e nel segno dell’acqua dell’ultima benedizione, che consegnerà alla fine il corpo nelle mani del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, di cui siamo l’immagine. Così sperimentiamo la verità delle parole di Gesù: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Vangelo).

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio.

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La Domenica

FOGLIO SETTIMANALE 19/05 - 26/05

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DOMENICA DI PENTECOSTE / B - DOMENICA 12 MAGGIO 2024

LA " SINFONIA" DELLO SPIRITO

Il racconto della Pentecoste non narra solo un evento passato, ma richiama una realtà presente: l’azione continua e progressiva dello Spirito Santo nella vita della Chiesa. Con un registro musicale denso di suoni, la liturgia ci immette nella grande “sinfonia” dello Spirito che avvolge la storia umana. Al «fragore come di vento», al «parlare in altre lingue», al «rumore» che raduna la folla risponde l’armonia di tante voci diverse intrecciate in un unico coro, unite nell’accordo di pace. Lo stesso Spirito, il cantore, dirà «tutto ciò che avrà udito» nel dialogo ininterrotto d’amore tra Padre e Figlio. Celebrare la Pentecoste è prendere parte a questa sinfonia, è lasciarci guidare dai desideri dello Spirito per attingere ogni giorno il coraggio di amare. Se ascoltiamo il suo umile sussurro siamo resi capaci di percepire non solo la melodia portante della storia della salvezza nei suoi grandi eventi, ma anche il sottofondo tenue della sua azione quotidiana nell’intimo dei cuori.

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio.

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