CAMMINIAMO INSIEME VERSO IL NATALE
- Scritto da Jessica Soardo
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Ecco il percorso di Avvento di tutti i bambini del catechismo.
Tante tappe, tanti appuntamenti e tanta solidarietà... per camminare insieme verso la grotta di Betlemme!
LA ZONA PASTORALE DI PAVIA DI UDINE È FORMATA DALLE PARROCCHIE DI LUMIGNACCO, RISANO, CHIASOTTIS, LAUZACCO, PERSEREANO, PAVIA DI UDINE E PERCOTO, UNITE IN UN CAMMINO DI CONDIVISIONE ECCLESIALE CHE TIENE ASSIEME TRADIZIONE LOCALE E APERTURA ALLA CHIESA E AL MONDO.
Ecco il percorso di Avvento di tutti i bambini del catechismo.
Tante tappe, tanti appuntamenti e tanta solidarietà... per camminare insieme verso la grotta di Betlemme!
Il Rosario è nato 1200, soprattutto per impulso di San Domenico di Guzman, come proposta di preghiera rivolta a tutti per offrire un cammino di preghiera sul modello della preghiera liturgica dei monaci. È strutturato in quindici parti detti “misteri”, raggruppati a loro volta in tre serie della gioia, del dolore, della gloria, a cui il Papa San Giovanni Paolo II ha voluto aggiungere i misteri della luce. Nella successione delle preghiere, i misteri interrompono la ripetitività per farci soffermare nella meditazione e nella contemplazione di fatti della vita di Cristo e di Maria. Poiché l’aspirazione dell’uomo è la santità, per essere santi è necessario conformare la nostra vita a quella di Cristo. Per far questo bisogna ritrovare Cristo: solo così saremo una forza che potrà cambiare il mondo. Il Santo Rosario ci dà una mano in questo cammino di santità. Inoltre questa preghiera è anche una grande forma di intercessione: il credente si affida alla materna intercessione di Maria per presentare a Gesù i suoi bisogni e lodarlo per i suoi doni. Di questo sono sempre stati convinti i grandi santi e la tradizione cristiana che ha sempre visto nel Rosario la preghiera più potente, sicuri che Maria “si pone per noi davanti al Padre che l’ha colmata di grazia e al Figlio nato dal suo grembo, pregando con noi e per noi” (Rosarium Virginis Mariae, n° 19_ Lettera apostolica di Papa Giovanni Paolo II). Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona. Nella pratica più superficiale, essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio. Ma anche essa è strumento di contemplazione: converge verso il Crocifisso perché in Lui è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Inoltre la corona, nello svolgersi dei grani, evoca l'incessante cammino della contemplazione e della perfezione cristiana. Bello è anche estendere il significato simbolico della corona al nostro rapporto reciproco, ricordando con essa il vincolo di comunione e di fraternità che tutti ci lega in Cristo. (Rosarium Virginis Mariae, n° 36). Infine mi pare bello ricordare che il termine Corona è nato con riferimento alla corona di rose che noi cristiani offriamo alla Madonna e queste rose sono le nostre preghiere.