FOGLIO SETTIMANALE 16/03 - 23/03

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II DOMENICA DI QUARESIMA / C - DOMENICA 16 MARZO 2025

«QUESTI È IL FIGLIO MIO, L'ELETTO; ASCOLTATELO!»

La trasfigurazione di Cristo ci invita a riflettere sul meraviglioso progetto di amore che Dio già aveva rivelato ad Abramo (I Lettura), stipulando con lui un patto di alleanza e di amicizia incondizionata. Un patto nel quale si cela un disegno, eterno e universale, che riguarda tutta l'umanità. È ciò che si compie in ciascuno di noi, quando riceviamo il battesimo e - dice san Paolo - veniamo liberati dal nostro "corpo di morte" (II Lettura) e "trasfigurati" nel Cristo. Di qui l'esortazione a imitare il Signore Gesù, nella fedeltà al Vangelo.
La scena grandiosa della trasfigurazione del Signore, davanti a pochi intimi, è inserita in una cornice di preghiera (Vangelo). Gesù, accompagnato da tre apostoli: Pietro, Giovanni e Giacomo, è salito su di un monte a pregare. D'improvviso è avvolto di luce: il suo volto cambia d'aspetto, è trasfigurato. Vedere ora il volto luminoso del Maestro, servirà a rassicurare i discepoli quando saranno gettati nella tristezza per la sua morte, che Gesù sta per annunciare loro. Nello splendore della scena, Gesù appare dialogare con Mosè ed Elia, i massimi esponenti dell'Antica Alleanza. Ma, da una nube, il Padre proclama la sua predilezione per il Figlio suo. D'ora in poi, lui "è" la Legge e i Profeti, l'inviato di Dio per salvare l'umanità. Verso di lui, che è "Parola di Dio", è chiesta l'obbedienza della fede.

Da sempre abbiamo scrutato il cielo per cercare di vedere il volto di Dio; ma è in Cristo, trasfigurato sul monte Tabor, che Dio ci ha permesso di intravedere un raggio del suo splendore e della sua luce inaccessibile. E noi, resi figli di Dio nel Figlio eletto, giorno dopo giorno dobbiamo conformarci a Cristo, ascoltando la sua Parola, obbedendo alla sua voce e pregando per rimanere in comunione con lui.

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La Domenica