FOGLIO SETTIMANALE 03/11 - 10/11
- Scritto da Petrello Anna
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XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B - DOMENICA 3 NOVEMBRE 2024
LE NOVITA' DELL'AMORE CRISTIANO
In risposta a uno scriba, uomo di cultura, che domandava quale fosse l’essenza della religione, Gesù suggerisce che è l’amore, verso Dio e verso il prossimo, la radice verso cui far convergere ogni esperienza religiosa e di vita. Solo l’amore può dare pienezza all’esistenza umana e guidare ogni gesto. Nelle parole di Gesù, tuttavia, ci sono importanti novità. I due precetti dell’amore nella legge antica non erano enunciati uno accanto all’altro ma figuravano in due libri diversi, il Deuteronomio e il Levitico. Gesù li unisce come se ne costituissero uno solo. Quasi due facce della stessa medaglia. Se può essere facile amare Dio che è invisibile, è l’amore impegnato a costruire fraternità, che è la verifica di questo amore. Una seconda novità riguarda la parola “prossimo” che per Gesù non è solo il nostro familiare, l’amico o uno del nostro gruppo, ma tutti, perfino chi ci è ostile. All’amore verso Dio e verso il prossimo è necessario aggiungere anche quello verso noi stessi. Amiamo noi stessi quando ci poniamo nella verità, quando riconosciamo i talenti che abbiamo ricevuto e li facciamo fruttificare, quando confessiamo le nostre debolezze, quando comprendiamo che la vita ha senso se la doniamo agli altri.
Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio.