Una splendida avventura!
- Scritto da Conchione Giada
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Come da usanza ormai, appena partiti da Pavia di Udine abbiamo tutti scommesso l'orario di arrivo a Mestre, per l'incontro MGS del biennio dell'1 e 2 aprile. Eravamo un bel gruppo: io, Silvia Munini, Riccardo Medves, Lorenzo Sguazzino, Simone Canalia, Elia Novello, Tommaso Pers, Fabio Meko, Matteo Vidulich, accompagnati da Camilla e sr Ale. A noi si sono aggiunti anche don Davide ed Emanuele del Bearzi.
Appena arrivati ci siamo messi a giocare a pallavolo von ragazzi degli altri oratori salesiani del triveneto. Dopo una danza e un bans ci siamo divisi nelle attività che avevamo scelto inerenti all'animazione. Io e Silvia abbiamo deciso di approfondire l'animazione da palco e il rapporto tra gli animatori. Abbiamo cominciato con il gioco Tre Passetti per conoscere meglio i nostri nomi, e poi sfiniti, ci siamo messi ad ascoltare un Salesiano che ci ha illustrato l'importanza di lavorare in gruppo e di essere tutti uniti, come se fossimo una squadra sola con lo stesso obbiettivo finale: lasciare qualcosa ai bambini di quello che i nostri animatori a loro volta hanno lasciato a noi, le belle esperienze, i momenti di riflessione e quello di gioco. Alla fine l'opinione di tutti era più o meno uguale: volere che tutti si integrassero senza creare un gruppetto a parte, anche i nuovi animatori di prima superiore. Successivamente attraverso un gioco ci siamo legati in gruppi da tre persone che non dovevano far parte della stessa realtà e sono finita con due ragazze molto sveglie, Valentina di Conegliano e Anna Chiara di Verona. Insieme siamo andate in tre diversi luoghi della scuola di Mestre per sentire il tema della fratellanza che toccava sia Abramo, dato che da lui sono nate tutte le grandi religioni e che dunque essendo tutti suoi figli in un certo senso, siamo tutti fratelli, che non significa essere uniti da legame di sangue ma anche da un'amicizia molto forte e stessa identità religiosa. Poi siamo passati per la palestra sempre con le mani legate insieme e abbiamo sentito la testimonianza dei due fratelli di Don Bosco, che pur essendo fratelli della stessa persona, avevano due rapporti completamente diversi con lui: il più grande era quasi invidioso di Don Bosco perché poteva andare a scuola mentre il fratello minore lo considerava buono e lo aiutava con le spese dei suoi studi. Ma nonostante tutto entrambi i fratelli dopo il trasferimento di Don Bosco lo andavano a trovare, anche perché la distanza e il tempo fanno unire sempre più le persone.
Poi abbiamo affrontato il tema dell’integrazione in diversi ambienti, come lo sport e la scuola e col gruppo: dovevamo rispondere ad alcune domande che alcuni ragazzi avevano fatto per ricevere consigli da parte di coetanei. Dopo la riflessione abbiamo cenato e abbiamo incontrato Mirco, un ragazzo di Rovigo con il quale abbiamo fatto gara di barzellette. Dopo la cena abbiamo continuato a ballare e a giocare con le altre realtà a pallavolo. Abbiamo persino continuato a cantare la canzone che stavamo ballando quando l'hanno interrotta!
Successivamente ci siamo recati nella chiesa della scuola e ci siamo preparati alla Domenica delle Palme attraverso l'adorazione. Durante questo tempo di silenzio alcuni salesiani hanno letto delle lettere del pittore Vincent Van Gogh, dove era riportata la sua visione cristiana della vita. Mi ha colpito particolarmente quando diceva che senza Dio non sarebbe riuscito a superare moltissimi momenti cupi della sua esistenza.
Poi ci siamo preparati per la notte. Le ragazze stavolta sono rimaste in palestra, fatto che non mi è dispiaciuto per niente, anzi mi sono sentita come un solo gruppo. La mattina è stata dura dopo il risveglio e una notte in cui è stato difficile riposare, ma la colazione e le battute degli amici hanno tirato su il morale di tutti. Poi è venuto il momento della celebrazione delle palme, che è iniziata con la benedizione dei rametti di ulivo e una processione fino alla chiesetta. La messa è stata emozionante soprattutto nel sentire le persone cantare tutte insieme, e il Vangelo di quella domenica speciale mi è piaciuto molto perché sia il don che i ragazzi che leggevano erano molto presi e partecipi, facendo immaginare agli ascoltatori la scena. Con vero spirito Salesiano, dopo la messa abbiamo continuato a giocare e rivisto una ragazza conosciuta il pomeriggio precedente, Caterina da Schio. Dopo il gustosissimo l’ultima foto di gruppo e ci siamo diretti al pulmino per tornare in oratorio. Quel pomeriggio ero stanchissima ma ne è valsa la pena. Non vedo l'ora che arrivi giugno per il ritrovo biennio del 2 e 3 e poi il meeting vero del 4, anche se si dovrà dormire non una ma due notti fuori casa! Alla prossima allora.
Angelica Fasano